Levigatrici e lucidatrici


Levigatrice, lucidatrice: a cosa serve? Come funziona?

La levigatrice è un utensile indispensabile nel settore della falegnameria e dell' edilizia, molto amato sia dagli artigiani professionisti che dagli amanti del fai da te. Possiamo definire la levigatrice un utensile perfezionatore, infatti il suo ruolo principale consiste nella rifinitura di svariate superfici (legno, cemento, intonaco). Con un' azione che simula esattamente quella manuale, va a levigare, eliminando ogni tipo di imperfezione, il risultato finale è una superficie omogenea e liscia; oltre che per il perfezionamento delle superfici, la levigatrice può benissimo agire su forme e dimensioni di vari oggetti, rendendo le linee più armoniose, andando a donare la forma desiderata. 

Tutte le levigatrici in commercio hanno un denominatore comune: il meccanismo di funzionamento. Un motore elettrico aziona una base abrasiva che va a compiere dei movimenti che possono essere vibranti, rotatori o su un nastro in corsa. La messa in atto dei suddetti movimenti andrà a rendere omogeneo e liscio il materiale di lavorazione. Esistono però diverse tipologie di levigatrici, dalle svariate forme e potenze, ognuna di esse destinata ad uno specifico lavoro. Analizziamole:

Levigatrice orbitale

Levigatrice rotorbitale

Levigatrice a delta

Levigatrice per muri

Levigatrice multifunzione (o palmare)

Levigatrice a nastro 

Levigatrice a nastro da banco (o stazionaria)

Levigatrice orbitale

La levigatrice orbitale è un utensile dalle dimensioni abbastanza ridotte. Con un movimento oscillante compreso fra 3 e 5 mm, è lo strumento ideale per operatori non esperti. La carta abrasiva viene fissata sul platorello, a sua volta azionato da un motore che può essere circolare o rettangolare. Assicura ottimi risultati di rifinitura e microrifinitura anche su superfici incurvate e garantisce un utilizzo confortevole, è infatti dotata di una doppia impugnatura, anteriore e posteriore, proprio per facilitarne l' utilizzo.

Levigatrice rotorbitale

É una levigatrice eccentrica, nella quale un platorello circolare ruota su se stesso, attuando un movimento oscillatorio che si aggira, a seconda del wattaggio, fra i 15-20.000 giri al minuto. Dalle caratteristiche di efficienza e versatilità, la levigatrice rotorbitale si presta perfettamente sia per lavori di levigatura grossolana che per la finitura e può essere alimentata a corrente continua o a batteria. Un dato importante da considerare nella scelta di questo tipo di levigatrice risiede nella dimensione del disco, con diametro da 125 mm o da 150 mm, elemento in stretta connessione con il lavoro che si andrà ad eseguire. Come per la levigatrice orbitale, anche questa tipologia può considerarsi molto maneggevole da usare, è infatti dotata di una robusta impugnatura ed è accompagnata da una base d' appoggio per l' altra mano, in modo da assicurare una presa salda e stabile per la riuscita ottimale del lavoro. 

Levigatrice a delta

Si tratta di un utensile dalla destinazione specifica, la levigatrice a delta trova infatti il suo principale utilizzo nell' applicazione su bordi e angoli difficili da raggiungere. Ha infatti dimensioni compatte ed il suo uso e consigliabile su superfici medio-piccole. Il platorello va ad attuare dei movimenti orbitali oscillanti che consentono l' utilizzo di tutti e tre i lati.

Levigatrice per muri

Con una potenza che può variare da 500 fino a 1200 Watt, peso ridotto fra 2 e 5 Kg e grande maneggevolezza, la levigatrice per muri è uno strumento molto apprezzato nel campo dell' edilizia. Si presta perfettamente all' utilizzo su cemento, intonaco, cartongesso ed è stata progetta in diverse tipologie a seconda dell' uso, ovvero: corta, media, lunga e allungabile. La levigatrice corta è idonea per i lavori ad altezza uomo, la media arriva ad un estensione di 2 m., la lunga è invece dotata di un' asta di 1.5 m, infine, il modello allungabile consente l' installazione di diverse prolunghe. Si tratta di uno strumento affidabile e di grande versatilità. 

Levigatrice palmare (o multifunzione)

Il nome levigatrice palmare ne suggerisce già la forma: piccola e compatta, può essere contenuta nel palmo di una mano, è infatti conosciuta anche con il termine "mouse". Progettata con opportuni sistemi di controllo e regolazione della velocità, svolge in maniera eccellente le sue mansioni sia su aree dalle dimensioni contenute che su superfici notevolmente più ampie. Può essere impiegata per la lavorazione di angoli e bordi e, come già intuibile, il suo uso è decisamente confortevole, se abbinato al funzionamento a batteria, poi, diventa il top della maneggevolezza. Ricordiamo infatti che anche per la levigatrice multifunzione (o palmare), l' alimentazione può essere elettrica o a batteria; e grazie alle nuove tecnologie agli ioni di litio, le batterie odierne assicurano lunghe prestazioni ed alti livelli di efficienza.

Levigatrice a nastro

Forse la più diffusa nelle falegnamerie, è una levigatrice dalle dimensioni più importanti rispetto alle precedenti: il suo peso può raggiungere gli 8 Kg, d' altro canto è dotata di alti livelli di potenza, in modo da poter essere adoperata tranquillamente su vaste superfici, robuste travi in legno, può essere utilizzata anche sul parquet. La levigatrice a nastro, si compone di due rulli paralleli ai quali viene fissata l' apposita carta abrasiva. Per adempiere perfettamente alle operazioni di levigatura è comunque indispensabile agire in tre passate, partendo da una carta abrasiva grossolana che via via andrà sostituita con carte dalla grana più fine.

Levigatrice a nastro da banco

Esattamente come la versione mobile, la levigatrice a nastro da banco (o stazionaria) si compone di due estesi rulli sui quali viene posizionata e fissata la carta abrasiva; mentre un rullo viene azionato dal motore, l' altro svolge una funzione di tensione della carta, in modo che quest' ultima resti sempre perfettamente tesa ed allineata. Ideale per lo svolgimento di lavori importanti anche su ampie superfici, differisce dalla classica levigatrice a nastro per la composizione stazionaria di fissaggio ad una base piana di lavoro.

Lucidatrice: come si usa?

Le lucidatrici sono utensili di grande efficienza che vengono adoperati in diversi ambiti: lavorazioni su legno, marmo, cemento e varie superfici, ma il loro utilizzo più frequente lo ritroviamo nelle officine meccaniche. Qui le lucidatrici hanno riservato un ruolo davvero fondamentale, addirittura indispensabile. É infatti grazie all' azione lucidante di questi utensili appositamente progettati che carrozzerie e carenature trovano nuova vita. Validi ed efficaci, i più recenti modelli in commercio hanno inoltre un eccellente smorzamento delle vibrazioni e del rumore, consentono la regolazione elettronica dei parametri in maniera ottimale e secondo le personali esigenze di lavoro. Potenza, coppia massima, velocità di rotazione e diametro del disco sono le principali caratteristiche da tener conto nella scelta della propria lucidatrice.

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